Sviluppo di applicazioni mobile ibride: Flutter o Ionic?
Non è un segreto che l’utilizzo dei framework di sviluppo mobile ibridi, come Flutter e Ionic, stia diventando sempre più diffuso. Il motivo principale risiede nel fatto che tramite un’unica codebase l’app può essere installata su più piattaforme come ad esempio iOS e Android. L’utilizzo di questi strumenti permette quindi di risparmiare tempo e denaro prezioso, ma andiamo a vedere meglio in cosa si differenziano questi framework: Sviluppo di applicazioni mobile ibride
Flutter: velocità e personalizzazione
Flutter è un framework supportato da Google che consente di creare app native di alta qualità. App Native? Ebbene sì! La caratteristica principale di Flutter è proprio quella di permettere una compilazione nativa del codice, rendendo le app altamente performanti. Un altro punto forte di Flutter è l’ampia gamma di widget personalizzabili, oltre ai plugin di terze parti realizzati dalla community, che permettono di creare interfacce utente uniche e accattivanti. Alcuni aspetti negativi del framework sono: la difficoltà iniziale di apprendimento da parte degli sviluppatori, la community che ad oggi è ancora ristretta ed infine il fatto che non è garantito al 100% il supporto alla piattaforma iOS.
Ionic: accessibilità e apprendimento
Ionic, a differenza di Flutter, può considerarsi un framework Ibrido al 100% e utilizza tecnologie web come HTML, CSS e JavaScript per lo sviluppo di app. Questa scelta di stack tecnologico lo rende accessibile ad un più ampio spettro di sviluppatori e la curva di apprendimento è più bassa rispetto a Flutter. Anch’esso mette a disposizione una vasta gamma di componenti per lo sviluppo delle interfacce utente e un’altrettanta ampia community contribuisce alla sua continua evoluzione. Quali sono gli svantaggi? Il fatto di non poter compilare il codice nativamente rende le app Ionic meno performanti.
Quale framework scegliere?
Prima di scegliere quale framework ibrido utilizzare va prima di tutto deciso se è corretto approcciare lo sviluppo dell’app in modalità ibrida oppure nativa. Le app che richiedono una profonda integrazione con le funzionalità del dispositivo (accesso alla posizione, bluetooth, fotocamera, e così via) potrebbero richiedere necessariamente uno sviluppo nativo per garantire un giusto livello di qualità e affidabilità. In generale però sia Flutter che Ionic permettono ad oggi di coprire gran parte delle necessità garantendo qualità e velocità nello sviluppo. Quando necessario inoltre, opportuni plugin permettono di accedere alla funzionalità del dispositivo! La scelta del framework ibrido, anche in questo caso, dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dalle competenze del team che se ne occuperà. Flutter è perfetto nei contesti in cui le performance sono di vitale importanza mentre Ionic può essere la soluzione ideale se i tempi di sviluppo sono molto ristretti.
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